mercoledì 30 aprile 2008

Stop al word of mouth "ingannevole"

E' ufficiale, dal 26 Maggio in UK fare del buzz fraudolento ovvero promuovere un prodotto senza dichiarare il coinvolgimento diretto dell'azienda che lo produce sara' vietato e punibile con multe in denaro e persino la galera. La norma si applica anche si bloggers che parlando di un prodotto, "dimenticano" di citare che lo stanno facendo dietro compenso.
Insomma, anche nel comunicare..l'onesta' salva dalla galera :)

domenica 27 aprile 2008

Psystar: Mac per tutti! ...sara' vero?

Hanno destato molto scalpore, e non pochi sospetti, le recenti dichiarazioni di Psystar, una startup di Miami (Florida), che ha dichiarato l'intenzione di mettere sul mercato dispositivi in grado di clonare i sistemi prodotti da Apple. In particolare, Psystar offre soluzioni desktop a basso costo compatibili con il sistema operativo Mac OsX sviluppato da Cupertino, e formalmente utilizzabile solamente sui computer prodotti dalla mela.

Interessante, vero? il prezzo e' di 399$.
OpenComputer e' dunque il grido di battaglia che Psystar lancia al mondo. Molto chiaro il suo messaggio: "Why spend $1999 to get the least expensive Apple computer with a decent video card when you can pay less than a fourth of that for an equivalent sleek and small form-factor desktop with the same hardware. Sometimes reinventing the wheel is a good thing. The Open Computer can work for new Mac users and Mac geniuses, alike."
Sino ad ora c'e' anche stato qualcuno che ha sollevato qualche dubbio sulla reale esistenza e consistenza dei prodotti e della Psystar stessa ma questo video sembra almeno per ora certificarne la realta'... dategli un occhio.
Devo ammettere che affezzionato alla Mela come sono, un po' non gradisco... ma alla fine la liberalizzazione (anke se la violazione dei diritti previsti dai manuali di installazione non puo' esser considerata vera liberalizzazione), porta sempre vantaggi per il consumatore e spesso anche per le aziende soggette in tal modo a maggior competizione...

Cos'e' un Podcast

Per chi desiderasse capire qualcosa di + dei Podcast, cosa sono, come funzionano, come si usano... un breve ma molto chiaro video prodotto da Common Craft (un nome una garanzia x questo genere di video "educativi").

giovedì 24 aprile 2008

MuxTape: crea la tua cassettina online


MuxTape è un servizio che permette di creare delle simpatiche playlists in stile musicassetta (proprio come le mitiche cassettine che preparavo anni fa...) , con la propria musica preferita: avrete la possibilità di uploadare i vostri mp3 (fino a 12 files, dimensione massima consentita di 10 MB ciascuno), da condividere con i vostri amici.
Provatelo, è divertente e davvero easy. La registrazione è gratuita e vi si accede cliccando “Create an account” dalla home page di MuxTape: bastano solo username, password e un indirizzo email per ottenere subito un account e un indirizzo proprio, del tipo “username.muxtape.com“.
Per caricare le vostre canzoni vi basterà cliccare “Upload a song“.
Potete anche solo ascoltare le playlists create dagli altri utenti semplicemente cliccando uno dei box colorati della home page del sito. Molto comodo e molto fiko!! ENJOY IT!

TeachToday, making sense of Technology


Realizzato da European Schoolnet (una rete composta da 28 Ministeri dell'educazione europei) ed un consorzio di ben 14 tra i maggior operatori di telefonia mobile, fornitori di contenuti, società di social networking ed internet providers, nasce TEACHTODAY.EU,  sito web realizzato per aiutare gli insegnanti che lavorano con adolescenti e bambini ad usare internet ed i servizi mobili in modo responsabile e sicuro.
Disponibile in inglese, ceco, francese, tedesco, italiano e spagnolo, Teach Today fornisce agli insegnanti una fonte d’informazione che include piani di lezioni, casi studio, procedure di reportistica, nonché pratiche necessarie per mantenere gli insegnanti aggiornati sugli sviluppi nelle tecnologie della comunicazione. Il sito web aiuta gli insegnanti a guidare i propri allievi a sfruttare le opportunità e scongiurare i rischi legati alle nuove tecnologie. Dategli un occhio, parla di bullismo tramite interntet o mobile, di privacy e vari altri temi in funzione delle 2 principali fasce d'eta' 4-10 anni e maggiori di 11.


L’iniziativa, che sarà presentata a Bruxelles alla presenza del Commissario UE Vivian Reding, rappresenta il primo caso di collaborazione tra un numero così significativo di società leader nel settore delle Tlc, al fine di affrontare una tematica molto  complessa.

Lodevole e speriamo davvero utile iniziativa ;)

martedì 22 aprile 2008

Evita gli spermatozoi, gioca anche tu...

In questi giorni la Universal Pictures lancia in Italia il Dvd di "Molto Incinta", un film di Jude Apatow che in America ha incassato oltre 150Ml di $. Per il lancio è stato creato un gioco online molto molto molto divertente... Tu 6 l'ovulo e devi evitare gli spermatozoi... sembra banale ma provateci, è davvero divertente e non richiede registrazione alcuna.

sabato 19 aprile 2008

IBM, lo sciopero virtuale paga!


Hanno provato con le manifestazioni di piazza e con articoli sui giornali (inserzioni che i dipendenti in sciopero hanno pagato tassandosi di 1 giorno di lavoro per costituire una cassa comune) ma alla fine il successo nella trattativa sindacale ferma da mesi e' arrivato dal primo sciopero virtuale.
La trattativa per la firma del contratto integrativo durava dal 2004. E nel 2007 l'azienda aveva tagliato il premio di risultato: circa mille euro in meno nella busta paga dei cinquemila lavoratori nazionali. Che a quel punto hanno provato a giocare ad armi pari: invece di scendere in piazza di persona hanno mandato avanti il loro alter ego cibernetico. O meglio l'avatar, per dirla con il linguaggio di Second life, dove il 27 settembre scorso si sono dati appuntamento per la prima protesta sindacale virtuale, nel senso di tecnologica: duemila persone collegate per 12 ore a un computer da più di 30 Paesi per rivendicare diritti reali con cartelli, slogan e striscioni in quella che è la vita parallela di oltre 10 milioni di utenti registrati. E in cui anche il colosso informatico ha investito milioni di euro per aprire reparti, centri d'affari e servizi d'assistenza. Delle 30 isole che Big Blue (come viene chiamata l'Ibm negli Stati Uniti) ha creato nel mondo virtuale, sette sono state occupate dai manifestanti, che hanno poi bloccato il business center per qualche ora e interrotto una riunione online tra manager. 

I dipendenti hanno riavuto il premio di risultato, oltre ad agevolazioni sanitarie più vantaggiose. Sciopero virtuale sì, ma dagli effetti reali, quindi. Non ultimo l'aver contribuito - venti giorni dopo - alle dimissioni dell'amministratore delegato di Ibm Italia, Andrea Pontremoli.

domenica 13 aprile 2008

Pangea Day Milano, 10 Maggio

Invito ki non ama leggere a vedere il video qui sotto, e' importante. Per tutti gli altri, sotto ci sono maggiori dettagli su cos'e' Pangea Day.

Il 10 Maggio si terra' Pangea Day, un evento che virtualmente unira' il mondo intero in un happening telematico che unira' 60 paesi nel mondo, tutti connessi per trasmettere contemporaneamente 4 ore di video di artisti e di personaggi pubblici ma anche video raccolti "dal basso" e parlare di diritti umani e del modo, per ognuno diverso, di vedere il mondo. In Italia l'evento e' organizzato a Milano al Teatro Parenti da Maria Grazia Mattei, nota a tutti come blogger ma soprattutto come organizzatrice degli eventi "Meet the media Guru" e "Visioni Digitali". E' aperta la ricerca di libere redazioni virtuali e live blogger. Se vi interessa partecipare scrivete a info@mgmdigital.com
Cos'e' Pangea Day: Il 10 maggio 2008 milioni di persone in tutto il mondo vivranno una straordinaria esperienza mediatica condivisa, in contemporanea, collegati fra loro.
Pangea Day sarà composto di 4 ore di live broadcasting e collaborazioni locali mirate alla creazione di una nuova società globale attraverso filmati stimolanti, relatori visionari e musiche ispiratrici che raggiungeranno il pubblico attraverso decine di network televisivi, internet, cinema, cellulari e performance dal vivo. L’idea è quella di suscitare la prima riflessione collettiva sui diritti umani, facendo leva sul potere delle immagini e lo scambio delle idee per creare una migliore conoscenza tra le persone e formare una communità globale per un futuro migliore.>

martedì 8 aprile 2008

Subsonica@Lost, plauso alla EMI Music Italia

Ho appena visto la prima puntata della 3a stagione di Lost, famosissima serie Tv FOX, trasmessa su Sky. Sigla di apertura nientemeno che "quattrodieci", nuova hit dei mitici Subsonica. Il video e' girato integrando scene e volti della serie (X vedere la sigla, cliccate qui)
Non voglio parlare troppo del video quanto fare i complimenti alla EMI Music Italia che ha trovato un intelligente e spettacolare modo di promuovere un prodotto senza farlo con il classico e non sempre efficace spot. Bravi!

A proposito di "non sempre efficace spot", (prima che qualcuno mi accusi di esser tout court contro gli spot Tv, cosa non vera), preciso che Lost e' andato in onda ieri...quando dicono che si ha sempre meno tempo di guardare la tv, mica dicono balle... io la puntata l'ho vista oggi.. W MYSky ke mi xmette di vedere la Tv quando voglio e a mo' di TIVO permette di registrare i programmi ed eventualmente skippare la pubblicita' indesiderata ;-)

lunedì 7 aprile 2008

WOM e Buzz Marketing

Settimana scorsa ho partecipato ad un corso/incontro/ognuno lo vive come gli pare, dedicato al Word of Mouth ed al Buzz Marketing. Il corso, organizzato da Reed Business, e' stato molto interessante e nel complesso ben organizzato. Tra i relatori + efficaci: Bernard Cova (bravo e divertente), Justin Kirby, Dario D'Aprile (Fox) e Gianandrea Facchini.
Piuttosto che dilungarmi ora sui diversi interventi, preferisco in questo momento lasciarvi la mia impressione sul fenomeno. Il WOM e' qualcosa di importante, potente che presto non si potra' tenere in considerazione nel "fare comunicazione" ma soprattutto nel fare del buon marketing. E' oramai noto a tutti quanto relazione, fiducia e coinvolgimento siano la base del nuovo comunicare online e di tutto il fenomento 2.0. Ecco, comprendere bene queste dinamiche, rispettarle e sapervi giocare in modo corretto ma efficace saranno elementi strategici per le aziende.
Purtroppo oggi i metodi di misurazione dell'efficacia del Wom e del Buzz sono ancora in sviluppo e le metriche di misurazione dell'efficacia dell'investimento (ROI) cui le aziende sono tanto attente e troppo legate, non permette facili valutazioni del ritorno dell'investimento. Alcune sono per esempio:
  • Time to Marketing information: tempo tra esecuz. azione e dsponibilita' dei dati post campagna;
  • Customer Satisfaction: relazione tra monitoriaggio dei social media e le attivita' di analisi e la loro implementazione;
  • Actionable Insights: leva che copre sia aspetti qualitativit che quantitativi delle azioni suggerite dall'analisi dei social media;
  • Early Warning: monitorare i social media per accorgersi e poter intervenire tempestivamente su eventuali voci che si diffondono in rete e controllarne impatto sul business.
A proposito di metriche vi invito a visitare il sito Groundswell ed in particolare a leggere l'art. di Charlene Li (c'era anche lei al convegno!) dal titolo:"New ROI of Blogging" del quale riporto qui una tabella:



In fin dei conti, metriche a parte, emerge chiaramente che per agire oggi su tale leva, piu' che soldi serve coraggio. Si, il coraggio di osare, il coraggio di testare azioni, di sperimentare per capire... non pensate che scherzi, e' cosi'. E' necessario ritagliare piccoli budget e testare azioni che stimolino il wom o il buzz e non aver pero' la frenesia spesso incontrollabile di chieder conto dopo magari un mse dei risultati, al professionista che ci assiste per tali attivita'. Certo, la famosa resa dei conti verra' ma questi sono fenomeni che richiedono tempo e che basano la loro efficacia sugli strumenti che diamo agli utenti per parlare del nostro prodotto.. e non mi riferisco alle promozioni ma alla storia di cui il nostro prodotto deve vivere nella mente e nelle parole del consumatore che solo cosi' avra' argomenti per diffondere il nostro verbo e trasformare in valanga la piccola pallina di neve che abbiamo mosso.
Un ultimo consiglio: prima di approciare il Wom, ponetevi queste domande...
  • qual'e' il mio obiettivo?
  • quale beneficio mi aspetto?
  • Quali parametri misurero'? e come, con quali strumenti?
  • qual'e' il costo atteso per raggiungere l'obiettivo?
Buon Word of Mouth a tutti ;)

Corporate Blogging e policy: la lezione di Cisco

Leggo e volentieri riporto un articolo molto interessante sul Corporate blogging, pubblicato su Blog4biz.
X le aziende che ancora si illudono di poter controllare l'informazione e l'espressione col ricorso a strette policy, credo che questo articolo possa esser addirittura illuminante. Ne riporto un estratto, se vi interessa l'art. completo lo trovate qui.

Mi piacerebbe legger qualche commento di chi vive questo problema in azienda (come ti regoli, scrivi un blog non riconducibile a te o non scrivi della tua azienda?) ma anche di chi semplicemente vuol dire la sua...


Invece di mettere la museruola ai suoi dipendenti (come a dir il vero molti altri avrebbero fatto), "The Human Network" ha pensato bene di aggiornare la propria blogging policy e imporre loro il divieto di bloggare nell'anonimato o senza rivelare chiaramente quali sono siano loro rapporti con l'azienda.
Bene, perché è un gesto che costringe i dipendenti/blogger a prendersi la responsabilità di quello che scrivono; perché è un altro passo verso la trasparenza nella comunicazione aziendale; perché nessuno potra più sollevare il dubbio che Frenkel o chi per lui lavorava sì in incognito, ma pur sempre per conto di Cisco. Una freccia in meno all'arco delle male lingue.
Male, perché farlo adesso è un po' come chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati. Ogni azienda che non ostacola o addirittura incoraggia il blogging tra i propri dipendenti dovrebbe invece dotarsi fin da subito di una policy interna espressamente dedicata al corporate blogging. Un documento che tenga conto sia dei blog "personali", sia di quelli parte di un articolato progetto di nuova comunicazione.
Non un "codice medievale" fatto di divieti e relative pene corporali per i trasgressori, intendiamoci. Piuttosto un vademecum di regole dettate dal buon senso, di consigli, di risorse alla quali fare ricorso in caso di emergenza.
Un documento che deve essere condiviso con i dipendenti e che deve restare aperto ad aggiornamenti e integrazioni generate dall'esperienza sul campo di quegli stessi che vi fanno ricorso (Un wiki sarebbe l'ideale).
E non fatevi troppe illusioni: pensare che siete già a posto perché la gente sul vostro foglio paga ha firmato un NDA (non disclosure agreement) già di per sé ricco di regole è, generalmente, sbagliato. Dubito infatti che i vostri contratti standard includano già regole chiare per gestire le nuove istanze della comunicazione 2.0. Se anche fosse, saremmo comunque di fronte a documenti "chiusi", quindi incapaci di accogliere il bagaglio di update che il nuovo modo di rapportarsi con l'utente/cliente genera quotidianamente.
Pensateci. Qui come altrove "prevenire è meglio che curare".