Occupandomi di advertising online, sento spesso dire che se un banner non da luogo ad un acquisto online... beh, allora evidentemente quell'attivita' di comunicazione e' poco efficace. E' vero? In parte si, un banner o un'attivita' di comunicazione online (parlo di banners x comodita' ma in realta' il concetto vale x tutti i tipi di comunicazione online), che da luogo ad un acquisto diretto online ripaga l'investimento ma siamo sicuri che la comunicazione che non da luogo ad un acquisto valga poi tanto meno? La risposta, secondo l'ultimo studio pubblicato da EIAA (European Interactive Advertising Association), e' no.
Seppur in modo non diretto, quel banner contribuira' in modo deciso a determinare le preferenze del consumatore che poi, seppur non necessariamente online ma magari al punto vendita, influenzeranno le preferenze del consumatore e si tradurranno in una vendita. Misurare il ritorno di questo investimento diventa ovviamente + complesso ma non per questo ci si puo' permettere di trascurarne l'importanza. Leggete i dati della ricerca e capirete perche' ;-)
La nuova ricerca di EIAA evidenzia che, dopo una ricerca sul Web, il 40% degli acquirenti online europei cambia idea sui marchi da acquistare. Gli inglesi sono più influenzati dalle informazioni disponibili su Internet (49%), mentre gli italiani sono tra quelli che più difficilmente cambiano idea (27%).
Dati per Paese:
% di chi cambia idea sul marchio da acquistare dopo una ricerca su Internet
Regno Unito 49%
Danimarca 48%
Norvegia 44%
Paesi Bassi 44%
Belgio 42%
Svezia 42%
Media europea 40%
Francia 36%
Germania 37%
Spagna 34%
Italia 27%
Oltre la metà (59%) degli acquirenti online considera i siti Web di marchi noti una fonte importante di informazioni per la ricerca o la valutazione di un prodotto o servizio, mentre i motori di ricerca sono considerati più utili (76%) delle segnalazioni personali (72%). Il 61% considera i siti Web con i confronti di prezzi un'utile fonte di informazioni, mentre il 57% legge le recensioni dei clienti dei siti Web per agevolare la scelta.
Lo studio evidenzia che, dopo una ricerca online, i consumatori europei tendono a cambiare idea quando si tratta di acquistare prodotti elettronici (il 59% ha cambiato idea sul marchio) mentre per le prenotazioni di pacchetti vacanze e viaggi ha cambiato idea il 43%.
Vendite online
L'80% degli utenti Internet europei ha acquistato online un prodotto o servizio, con un aumento del 3% rispetto al 2006 e del 100% rispetto al 2004. In effetti, in appena sei mesi, questi acquirenti online europei hanno effettuato 1,3 miliardi di acquisti, spendendo mediamente € 747 a testa.
La percentuale di acquirenti online di prodotti e servizi specifici è aumentata in modo significativo dal 2006, con un aumento del 33% per l'acquisto di cellulari, del 22% di prodotti finanziari, del 18% di mobili, del 13% di accessori per auto e dell'11% di pacchetti vacanze. L'acquisto online sia di prodotti elettronici sia di biglietti per spettacoli cinematografici è quantitativamente aumentato del 10%.
Nel complesso, gli acquisti online più diffusi sono rappresentati dai biglietti di viaggio (54%), seguiti da pacchetti vacanze (42%), libri (40%), biglietti per concerti/teatri/festival (38%), abbigliamento (33%) e prodotti elettronici (33%).
I 10 più diffusi prodotti/servizi acquistati online nel 2007:
Biglietti di viaggio 54%
Pacchetti vacanze 42%
Libri 40%
Biglietti per concerti/teatri/festival 38%
Abbigliamento 33%
Prodotti elettrici 33%
CD 23%
Biglietti cinematografici 23%
DVD 21%
Download di musica 19%
Stereotipi online?
La ricerca evidenzia le differenze tra i sessi negli acquisti online, dove le donne sono particolarmente orientate all'acquisto di abbigliamento (40% contro il 27% degli uomini) e pacchetti vacanze (46% contro il 38% degli uomini), mentre la controparte maschile è più orientata all'acquisto di dispositivi high tech (39% contro il 27% delle donne) e CD (25% contro il 20% delle donne).
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