mercoledì 10 settembre 2008

Google, Tv e Adwords

Riprendo (e' giusto dirlo, in modo completo) un articolo di Gabriele Niola pubblicato su Webnews poche ore fa. Si parla dell'approcio di Google al media Televisivo. Ne avevo gia' parlato qui in questo mio post ma ora sembra che Big G e la Nbc siano pronte a tagliare il nastro...

"Lo ha minacciato per molto tempo e ora sembra ufficiale che Google passerà a vendere spazi pubblicitari anche in televisione. Il primo contratto è con NBC Universal che concederà al colosso delle ricerche online un certo numero di blocchi di pubblicità da poter offrire ai suoi clienti.
Naturalmente non è solo di piazzare pubblicità che si parla, ma di mettere a punto un sistema in grado di tradurre le dinamiche vincenti degli AdWords per il pubblico della televisione. Anche la NBCU ha i propri interessanti vantaggi dalla partnership siglata: Google infatti è stata scelta in quanto alleata con Englewood, una compagnia per la televisione satellitare che permettere di conoscere fino ai dettaglio le abitudini degli spettatori. Così è possibile vedere quali pubblicità sono viste e quali no, e quindi comprendere meglio i target e le dinamiche proprie della "scatola parlante".

Al momento la quantità di spazio pubblicitario che sarà affidato al tema di Mountain View frutta 6 miliardi di dollari l'anno, si tratta di canali satellitari di seconda fascia che in prime time possono raggiungere anche gli 1,4 milioni di spettatori.
L'accordo tra NBCU e Google prevede che il primo rimarrà in grado di mantenere relazioni dirette con gli investitori e le agenzie e di fissare paletti sulla disponiblità degli orari da acquistare. Dall'altra parte Google fornisce tutto un nuovo bacino di potenziali investitori utenti del suo servizio AdWords (con cui TV Ads è ben integrato) a cui NBCU darà in appalto alcuni spazi sui canali MSNBC, CNBC, Sci-Fi e Oxygen con l'idea di potersi espandere e prendere di mira anche i canali locali.
Ad ogni modo non si tratta solo di un accordo di collaborazione per risultati immediati e ritorni di breve periodo: le due aziende si mettono insieme anche e soprattutto per fare ricerca in un campo finora molto poco esplorato e dal quale entrambi hanno di che guadagnare".

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